La miniNA, si è conclusa il 16 luglio ma ha lasciato grande gioia in tutti coloro che l’hanno vissuta. Il grande gioco di ruolo, organizzato dal Progetto Una città per Giocare del Comune di Napoli e dalla Cooperativa Sociale Progetto Uomo, ha visto riprodotte e allestite le più importanti strutture di una città moderna. I 65 bambini, dai 6 agli 11 anni, hanno compreso da subito con grande attenzione e organizzazione tutti i processi e le attività da svolgere in città. Ogni bambino ha saputo gestire il proprio tempo, il proprio lavoro e i propri risparmi.
miniNA la città ideale
Essere cittadini della miniNA ha indotto i bambini ad avere un maggiore senso di responsabilità. Questo non perché ci fosse un adulto a dire loro cosa fare ma perché si sono sentiti liberi di scegliere cosa fare, e quando farlo. La città ha offerto loro numerosi servizi: dal bar al cinema all’università alla manutenzione, ogni attività è stata retribuita in EUROSPICCI. Nel corso dei giorni qualcuno ha svolto lo stesso lavoro mentre per altri è stato fondamentale ricoprire ruoli diversi. Ogni azione della città ha avuto una scia spontanea, come la candidatura a sindaco di uno dei cittadini che ha generato campagna elettorale, comizio e proclamazione.
I cittadini vogliono presto ritornare
Questa città è stata materialmente costruita dagli adulti ma in ogni sua struttura portata avanti dai bambini che chiedono a gran voce di poterci tornare ancora. Esperienze costruttive come queste non possono durare così poco, infatti dalla redazione giornalistica di miniNA ci giunge questo articolo:
“Tutti sanno che oggi questa bellissima esperienza finirà. Molte persone incluse noi scrittrici di questo articolo, pensiamo che finirla qui sia ingiusto, vorremmo prolungarne la durata perché la miniNA è un luogo speciale. Noi ragazze e ragazzi della Redazione scriviamo questo articolo sperando che gli adulti della miniNA esaudiscano questo nostro grande desiderio…”
Si spera di esaudire il prossimo anno questo desiderio e intanto vi salutiamo con il video: “benvenuti a miniNA!”
